In questo giorno sentiamo ravvivarsi in noi l’attrazione
verso il Cielo, che ci spinge ad affrettare il passo del nostro
pellegrinaggio terreno. Sentiamo accendersi nei nostri cuori il
desiderio di unirci per sempre alla famiglia dei santi, di cui già ora abbiamo
la grazia di far parte. Come dice un celebre canto spritual: “Quando verrà la schiera dei tuoi santi,
oh come vorrei, Signore, essere tra loro!”. Possa questa bella
aspirazione ardere in tutti i cristiani ed aiutarli a superare ogni difficoltà,
ogni paura, ogni tribolazione! Mettiamo, cari amici, la nostra mano in quella
materna di Maria, Regina di tutti i santi, e lasciamoci condurre da lei verso
la patria celeste in compagnia degli spiriti “beati di ogni nazione, popolo e
lingua” come ricorda il Libro dell’Apocalisse. Ed uniamo nella preghiera il
nostro grato ricordo ai cari defunti che oggi e domani commemoriamo.
Oggi noi, in questo giorno di Tutti Santi, entriamo nei
cimiteri. Sembra quasi di entrare in un vivaio botanico visitandolo, si rimane
stupefatti dinanzi alla varietà di piante e di fiori, e viene spontaneo pensare
alla fantasia del Creatore, che ha reso la terra un meraviglioso giardino.
Analogo sentimento ci coglie quando consideriamo lo spettacolo della santità:
il mondo ci appare come un “giardino”, dove lo Spirito di Dio ha suscitato con
mirabile fantasia una moltitudine di santi e sante, di ogni età e condizione
sociale, di ogni lingua, popolo e cultura. Ognuno è diverso dall’altro, con la
singolarità della propria personalità umana e del proprio carisma spirituale.
Tutti però recano impresso il “sigillo” di Gesù, cioè l’impronta del suo amore,
testimoniato attraverso la Croce. Sono
tutti nella gioia, in una festa senza fine, ma, come Gesù, questo traguardo
l’hanno conquistato passando attraverso la fatica e la prova, affrontando
ciascuno la propria parte di sacrificio per partecipare alla gloria della
risurrezione.
Entriamo, oggi, in questo cimitero e incontriamo nomi cari,
vediamo fotografie di volti conosciuti di tante persone che hanno condiviso un
po’ della loro esistenza con la nostra. Nomi di genitori, di mariti o di mogli, di
figli o di figlie. Nomi di persone che sono stati nostri insegnanti, catechisti,
padrini e madrine, nomi dei nostri governanti o pastori, riconosciamo volti di
persone che hanno donato la vita per il Regno di Dio o per la Patria. Qui ci sono i resti
mortali di bambini e di persone che hanno vissuto una lunga esistenza, ma per
ognuno c’è stata una storia, una storia intrecciata con altre storie, ma grazie
a loro ci sono anch’io. Oggi tocca proprio a me lasciarmi stupire nel visitare
questo vivaio botanico, tanto utile per vivere in modo eccellente i giorni
della mia vita, per una maggior gloria e lode a Dio per i doni che mi ha
largito.
01/11/2012 Arciprete-parroco Segat don Ezio
Nessun commento:
Posta un commento