Pagine sotto intestazione

giovedì 1 novembre 2012

TUTTI I SANTI

 Cari fratelli e sorelle!

In questo giorno sentiamo ravvivarsi in noi l’attrazione verso il Cielo, che ci spinge ad affrettare il passo del nostro pellegrinaggio terreno. Sentiamo accendersi nei nostri cuori il desiderio di unirci per sempre alla famiglia dei santi, di cui già ora abbiamo la grazia di far parte. Come dice un celebre canto spritual: “Quando verrà la schiera dei tuoi santi, oh come vorrei, Signore, essere tra loro!”. Possa questa bella aspirazione ardere in tutti i cristiani ed aiutarli a superare ogni difficoltà, ogni paura, ogni tribolazione! Mettiamo, cari amici, la nostra mano in quella materna di Maria, Regina di tutti i santi, e lasciamoci condurre da lei verso la patria celeste in compagnia degli spiriti “beati di ogni nazione, popolo e lingua” come ricorda il Libro dell’Apocalisse. Ed uniamo nella preghiera il nostro grato ricordo ai cari defunti che oggi e domani commemoriamo.

Oggi noi, in questo giorno di Tutti Santi, entriamo nei cimiteri. Sembra quasi di entrare in un vivaio botanico visitandolo, si rimane stupefatti dinanzi alla varietà di piante e di fiori, e viene spontaneo pensare alla fantasia del Creatore, che ha reso la terra un meraviglioso giardino. Analogo sentimento ci coglie quando consideriamo lo spettacolo della santità: il mondo ci appare come un “giardino”, dove lo Spirito di Dio ha suscitato con mirabile fantasia una moltitudine di santi e sante, di ogni età e condizione sociale, di ogni lingua, popolo e cultura. Ognuno è diverso dall’altro, con la singolarità della propria personalità umana e del proprio carisma spirituale. Tutti però recano impresso il “sigillo” di Gesù, cioè l’impronta del suo amore, testimoniato attraverso la Croce. Sono tutti nella gioia, in una festa senza fine, ma, come Gesù, questo traguardo l’hanno conquistato passando attraverso la fatica e la prova, affrontando ciascuno la propria parte di sacrificio per partecipare alla gloria della risurrezione.

Entriamo, oggi, in questo cimitero e incontriamo nomi cari, vediamo fotografie di volti conosciuti di tante persone che hanno condiviso un po’ della loro esistenza con la nostra.  Nomi di genitori, di mariti o di mogli, di figli o di figlie. Nomi di persone che sono stati nostri insegnanti, catechisti, padrini e madrine, nomi dei nostri governanti o pastori, riconosciamo volti di persone che hanno donato la vita per il Regno di Dio o per la Patria. Qui ci sono i resti mortali di bambini e di persone che hanno vissuto una lunga esistenza, ma per ognuno c’è stata una storia, una storia intrecciata con altre storie, ma grazie a loro ci sono anch’io. Oggi tocca proprio a me lasciarmi stupire nel visitare questo vivaio botanico, tanto utile per vivere in modo eccellente i giorni della mia vita, per una maggior gloria e lode a Dio per i doni che mi ha largito.
 
01/11/2012 Arciprete-parroco Segat don Ezio

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