Pagine sotto intestazione

domenica 25 novembre 2012

Cristo Re dell’universo Solennità (b)

Giornata del Seminario. Albino Luciani, il 7 giugno 1960, in un bellissimo commento al salmo 130 dal titolo “L’umiltà sacerdotale, ha scritto: “Noi siamo sacerdoti; ci è stato dato un potere, ma ci sono direttive precise a regolare l’esercizio del potere. Eccole: “debedit alter alterius lavare pedes”; “qui maior est vestrum, erit minister vester”; “qui maior est in vobis, fiat sicut minor”; “ Seniores qui in vobis sunt obsecro, con senior et testis Christi passionum … pascite qui in vobis est gregem Dei, providentes non coacte, sed spontanee secendum Deum neque ut dominantes in cleri…”. Dove si vede che S. Pietro tratta i “seniores” come compagni e collaboratori e li prega a non fare, coi fedeli, alto e basso, come si trattasse di cose toccate in eredità”.

25 novembre 2012

domenica 18 novembre 2012

33ª domenica del Tempo Ordinario (b)

 “Signore, cambia il mondo!”. Quando si guardano le notizie alla televisione, si vede che ci sono delle guerre, delle carestie, degli omicidi, disoccupazione, molte sofferenze, ingiustizie, molti mali, molti peccati. E si vorrebbe che queste cose cambiassero. Il Signore ha un grande progetto sul mondo, un giorno radunerà tutti gli uomini attorno a Cristo
risorto nella pace e nella gioia. Il mondo attuale con tutti i suoi mali avrà una fine.
Si realizzerà il Regno di Dio. Da ora, bisogna attendere e preparare il mondo nuovo.  

18 novembre 2012   Arciprete-parroco Segat don Ezio

domenica 11 novembre 2012

32ª domenica del Tempo Ordinario (b)

Ha dato tutto. Qualche volta ci priviamo anche di qualcosa per darlo ad altri. E lo facciamo con gioia. Un giorno Gesù fu pieno di ammirazione per questa vedova, di cui parla il Vangelo. Essa agì come la vedova della città di Sarepta (prima lettura), che ricca solo di un po’ di farina, seppe condividerla per sfamare il profeta Elia. Dio, che è più generoso di noi, ha fatto in modo che che la provvista di farina non si esaurisse più, e quella ha avuto ogni giorno qualcosa da mangiare per lei e il figlio. Ognuno fa quello che può.
L’amore non calcola: dona.

11 novembre 2012   Arciprete-parroco Segat don Ezio

domenica 4 novembre 2012

31ª domenica del Tempo Ordinario (b)

Santuario S. Francesco di Paola. Fu costruito tra il 1677 e il 1702 dall’ allora parroco di Revine don Giovanni Domenico Cumano (a sue spese), su una balza del Monte Frascon. Il Santuario di S. Francesco di Paola a Revine, è situato all’inizio della Vallata. Per ricordare la fine dei lavori di erezione, e i primi 310 anni di vita, il 19 ottobre scorso, il Vescovo Corrado Pizziolo è venuto a celebrare l’Eucaristia. È stata un’occasione bella e felice per tutti coloro che hanno partecipato a tale anniversario con l’inizio dell’anno catechistico.
Grazie a Tutti anche per il bel momento di fraternità con il Vescovo.   

04 novembre 2012  Arciprete-parroco Segat don Ezio

giovedì 1 novembre 2012

TUTTI I SANTI

 Cari fratelli e sorelle!

In questo giorno sentiamo ravvivarsi in noi l’attrazione verso il Cielo, che ci spinge ad affrettare il passo del nostro pellegrinaggio terreno. Sentiamo accendersi nei nostri cuori il desiderio di unirci per sempre alla famiglia dei santi, di cui già ora abbiamo la grazia di far parte. Come dice un celebre canto spritual: “Quando verrà la schiera dei tuoi santi, oh come vorrei, Signore, essere tra loro!”. Possa questa bella aspirazione ardere in tutti i cristiani ed aiutarli a superare ogni difficoltà, ogni paura, ogni tribolazione! Mettiamo, cari amici, la nostra mano in quella materna di Maria, Regina di tutti i santi, e lasciamoci condurre da lei verso la patria celeste in compagnia degli spiriti “beati di ogni nazione, popolo e lingua” come ricorda il Libro dell’Apocalisse. Ed uniamo nella preghiera il nostro grato ricordo ai cari defunti che oggi e domani commemoriamo.

Oggi noi, in questo giorno di Tutti Santi, entriamo nei cimiteri. Sembra quasi di entrare in un vivaio botanico visitandolo, si rimane stupefatti dinanzi alla varietà di piante e di fiori, e viene spontaneo pensare alla fantasia del Creatore, che ha reso la terra un meraviglioso giardino. Analogo sentimento ci coglie quando consideriamo lo spettacolo della santità: il mondo ci appare come un “giardino”, dove lo Spirito di Dio ha suscitato con mirabile fantasia una moltitudine di santi e sante, di ogni età e condizione sociale, di ogni lingua, popolo e cultura. Ognuno è diverso dall’altro, con la singolarità della propria personalità umana e del proprio carisma spirituale. Tutti però recano impresso il “sigillo” di Gesù, cioè l’impronta del suo amore, testimoniato attraverso la Croce. Sono tutti nella gioia, in una festa senza fine, ma, come Gesù, questo traguardo l’hanno conquistato passando attraverso la fatica e la prova, affrontando ciascuno la propria parte di sacrificio per partecipare alla gloria della risurrezione.

Entriamo, oggi, in questo cimitero e incontriamo nomi cari, vediamo fotografie di volti conosciuti di tante persone che hanno condiviso un po’ della loro esistenza con la nostra.  Nomi di genitori, di mariti o di mogli, di figli o di figlie. Nomi di persone che sono stati nostri insegnanti, catechisti, padrini e madrine, nomi dei nostri governanti o pastori, riconosciamo volti di persone che hanno donato la vita per il Regno di Dio o per la Patria. Qui ci sono i resti mortali di bambini e di persone che hanno vissuto una lunga esistenza, ma per ognuno c’è stata una storia, una storia intrecciata con altre storie, ma grazie a loro ci sono anch’io. Oggi tocca proprio a me lasciarmi stupire nel visitare questo vivaio botanico, tanto utile per vivere in modo eccellente i giorni della mia vita, per una maggior gloria e lode a Dio per i doni che mi ha largito.
 
01/11/2012 Arciprete-parroco Segat don Ezio