Pagine sotto intestazione

domenica 30 settembre 2012

26ª domenica del Tempo Ordinario (b)

“Chi scandalizzerà uno di questi piccoli che credono in me…”
Chi non è con me, è contro di me”: Di fronte a Gesù occorre prendere posizione. Il Vangelo, invita i discepoli a non essere un gruppo chiuso, ma di accogliere chi agisce bene nel nome di Cristo. Il popolo si lamenta perché è disgustato della manna, nella prima lettura, e rimpiange il cibo della schiavitù. Dio risponde mandando in gran numero di quaglie.  Ma prima di donare il cibo materiale, conferisce lo Spirito ad una porzione eletta del popolo re riconoscere la presenza di Dio.

30 settembre 2012   Arciprete-parroco Segat don Ezio

domenica 23 settembre 2012

25ª domenica del Tempo Ordinario (b)

“Se uno vuol essere il primo, sia l’ultimo di tutti”. Gesù, confidandosi con i suoi, afferma che è disposto a donare la sua vita. Egli parla della sua morte e loro stanno distribuendosi i posti. Marco ci prepara ad accogliere l’evento della croce e della risurrezione ed annota la reazione dei discepoli: incomprensione e paura. Anche per noi la croce è scomoda. Prima
ancora di discernere se le nostre scelte sono giuste o sbagliate, è importante chiedersi se lo Spirito è in noi.

 23 settembre 2012 - Arciprete-parroco Segat don Ezio

domenica 16 settembre 2012

24ª domenica del Tempo Ordinario (b)

Gesù ai discepoli: “Ma voi, chi dite che io sia? Siamo ormai vicini all’apertura dell’“Anno della Fede” indetto da Benedetto 16° e la domanda che Gesù pone ai suoi discepoli nel Vangelo, che ascolteremo oggi, è quanto mai attuale anche per noi: «Ma voi, chi dite che io sia?». Gesù desidera che non ci si fermi a quello che si dice di lui, chiede che ci si incontri con la sua persona, ci si metta alla sua sequela. 

16/09/2012  Arciprete-parroco Segat don Ezio  

domenica 2 settembre 2012

22ª domenica del Tempo Ordinario (b)

Nessuna Tradizione umana supera la legge di Dio. Il Vangelo odierno ci presenta uno scontro fra Gesù e i suoi detrattori, centrato sul tema dell’osservanza di alcune tradizioni.   
Le parole di Gesù sono chiare: “Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini”. Ecco il pericolo: il metro di misura non è più la grandezza dell’amore di Dio, ma l’abilità di chi è osservante, la fedeltà di chi è così “religioso” da ammirare la propria perfezione che non ha bisogno di conversione.   
02 settembre 2012  Arciprete-parroco Segat don Ezio